Matteo Renzi si scatena: "Meloni metta la museruola ai suoi pitbull"
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Matteo Renzi si scatena: “Meloni metta la museruola ai suoi pitbull”

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Matteo Renzi critica Luca Ciriani per il paragone con le Brigate Rosse e accusa Meloni di alimentare l’odio politico.

Nel panorama politico italiano si alza il tono dello scontro. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha lanciato duri attacchi contro il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e contro la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Come riportato da adnkronos.com, le sue parole, pronunciate durante un intervento a Tagadà su La7, hanno acceso il dibattito politico.

“Non so se il governo funziona, quello che non funziona sono le rotelle di questo ministro”, ha dichiarato Renzi, riferendosi alle parole di Ciriani che avrebbero associato Italia Viva a un clima da Brigate Rosse. Una frase che Renzi considera gravemente offensiva.

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Matteo Renzi – newsmondo.it

“Non me lo faccio fare il paragone con le Brigate Rosse”

Renzi respinge categoricamente l’analogia storica evocata da Ciriani: “Quel signore non ha le rotelle a posto perché non si deve permettere di dire che sono nel clima delle Brigate rosse. Se questo è quello buono, che deve parlare con il Parlamento, figuratevi gli altri”.

Il leader di Italia Viva si rivolge direttamente a Giorgia Meloni con parole pesanti: “Io dico a Giorgia Meloni: il clima d’odio se lo vuoi bloccare, inizia a mettere la museruola ai pitbull che hai intorno a te, metti la museruola a chi dice che noi siamo come le Brigate rosse, perché io democratico cristiano non me lo faccio fare il paragone con le Brigate rosse”.

Con questo affondo, Renzi punta il dito contro una deriva comunicativa sempre più esasperata, che a suo avviso alimenta tensioni pericolose nel dibattito pubblico.

Tajani, politica estera e progetto per il centrosinistra

Renzi estende poi la critica al fronte della politica estera, accusando il governo di totale assenza: “Il governo italiano sulla politica estera non esiste. C’è Tajani che ha fatto la Pimpa in arabo per i bambini della Palestina, è stato il massimo livello politico”.

In merito alle accuse mosse dalla senatrice Maiorino dei Cinque Stelle a Tajani, Renzi ironizza: “È stata molto accusata per aver detto una frase molto dura, che Tajani è un influencer prezzolato da Israele, ma figuriamoci. Gli israeliani vanno a prezzolare gli influencer che servono, nessuno si preoccupa di prezzolare Tajani, perché la politica estera non c’è”.

Non manca un confronto storico pungente: “Un tempo c’erano Andreotti e Moro alla Farnesina, oggi c’è Tajani”.

Infine, spazio alla strategia per il centrosinistra: “Bisogna dare atto a Schlein, che non è la mia best friend, che in questi due anni si è fatta un mazzo tanto per tenere insieme tutti”. Renzi auspica una quarta gamba riformista accanto a Pd, M5S e Avs: “Sto cercando di costruire una quarta gamba con tanti sindaci. Se ci stanno solo Pd, M5S e Avs con il 40% perdono, in Liguria senza di noi hanno perso, a Genova con noi hanno vinto”.

E sul futuro della leadership aggiunge: “Chi va a fare il premier? Intanto vinciamo. Il leader ha due possibilità: o come ha fatto Meloni, il capo del principale partito governa, e se vince questa regola tocca a Schlein. Altrimenti si facciano le primarie di coalizione”.

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ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2025 12:56

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